Nei giorni di fine maggio 2019 è stata organizzata una uscita formativa della rete Cittadini Illumina(n)ti nella città di Matera, grazie al lavoro di coordinamento del nostro project manager Alessandro Ottenga che proprio in Basilicata è impegnato nell'ambito delle attività per la Matera capitale europea della Cultura 2019. Pur nella grande diversità fra le due città, si è ritenuto che fra Ivrea e Matera ci fossero alcune analogie in grado di trasformarsi in una reciproca occasione di crescita. Intanto, Matera fu territorio di intervento dell'Adriano Olivetti urbanista che diede prova della sua lungimiranza commissionando la progettazione del borgo La Martella: un luogo che abbiamo visitato e – pur nello stato di noncuranza in cui versa – dimostra intatta la sua alterità rispetto ai coevi modelli di urbanizzazione. Si tratta di un agglomerato in cui alle donne e agli uomini in uscita dai “Sassi” era garantito il miglioramento netto delle condizioni di vita, senza traumi, secondo un avanzamento che rispettava cultura e abitudini che avevano radici secolari nella gente del meridione. Vita familiare, lavorativa, culturale, spirituale risultavano armonizzati in un borgo che in un contesto nazionale più attento avrebbe potuto segnare la strada per una trasformazione urbanistica più razionale e equilibrata del sud rispetto a quanto sarebbe realmente capitato nell'Italia del “miracolo economico”.

La rete Cittadini Illumina(n)ti poi ha incontrato alcune realtà fra le più impegnate in processi ed eventi innescati dalla nomina di Matera a capitale della cultura. È stata un'occasione interessante per diversi motivi: formativi (il confronto con organizzazioni che si trovano senz'altro più avanti rispetto a noi nella promozione del territorio su scala internazionale), relazionali (la constatazione sul campo che senza una collaborazione strutturale fra associazioni, fondazioni, istituzioni non si possono ottenere risultati importanti), culturali (la città offre una grande quantità di stimoli e storie impressionante).